Io penso che ..il più grande nemico di Berlusconi..sia lui stesso,credo che in fondo sia ,forse, l'unico che possa autoeliminarsi,con i suoi comportamenti,con le sue coglionate ,i suoi sproloqui .Sentite cosa dice :"Parlando con i giovani del Pdl ho fatto un'oggettiva foto di quel che avviene nel nostro paese: c'é un macigno sulla democrazia, forze che usano la giustizia a fini di lotta politica, per eliminare un protagonista che a loro non va bene, forze che hanno fatto patti con chi sta in politica garantendo loro protezione e per far passare una legge che a loro non va bene" lo dice parlando alla festa del Pdl a Milano.
"La sovranità è trasferita dal popolo ai pm". ha continuato Berlusconi. "Se una legge non piace ai pm questi la impugnano e ricorrono alla Corte Costituzionale formata, lo sappiamo tutti, è un dato oggettivo, da 11 giudici di sinistra che sotto la pressione dei pm di sinistra abrogano le leggi". "Il popolo - ha proseguito - secondo la Costituzione dovrebbe avere la sovranità popolare che trasferisce al Parlamento che vara le leggi. Con questa situazione la sovranità è trasferita ai pm". Attacca ancora,ma stavolta in piena giorno e non potrà neanche giustificarsi prendendo come scusa l'ora tarda l'aria alcolica e la cena pesante : "C'é un poter dentro la magistratura che ci tiene sotto scopa", ha detto ,"è nostro diritto e dovere di chiedere una commissione con i poteri dei pm affinché si indaghi su cosa è accaduto in questi anni, anche a difesa dei giudici onesti". Poi passa agli insulti,obiettivo principale:Di Pietro: "Di Pietro ha affermato che ha ottenuto una laurea vera, da qui ho dedotto che bisognava riformare l'Università". Ed alle accuse : "A Napoli i rifiuti hanno un nome: Rosa Russo Jervolino,a Napoli - ha affermato - ciò che non funziona è il servizio di raccolta rifiuti perché c'é un'amministrazione di sinistra che non sa farlo funzionare. L'ho detto forte e chiaro, a Napoli i rifiuti hanno solo un nome: Rosa Russo Jervolino". Berlusconi ha quindi annunciato che in settimana a Napoli si recherà Guido Bertolaso. Le bugie:"Si sono inventati la corruzione - ha detto negando che in Abruzzo siano in corso delle cause per casi di corruzione all'indomani del sisma dell'aprile 2009 - ma in quegli appalti non c'é nessuna causa che sta in piedi. Ci sono stati 3 mila appalti realizzati da liberi professionisti che hanno messo a disposizione il loro lavoro a titolo gratuito e nessuna impresa ha presentato una causa". Ha continuato con le bugie "ai risultati raggiunti dal governo: nessuno - ha detto - ha fatto così tanto in poco più di due anni". Il premier ha richiamato oltre all'Abruzzo, l'intervento nella crisi dei rifiuti in Campagna, il salvataggio di Alitalia "con quindici coraggiosi imprenditori che hanno tenuto nelle nostre mani la compagnia di bandiera" e la crisi economica. "Sono stato il primo premier al mondo - ha rivendicato - che si è presentato in televisione per garantire ai cittadini che i loro risparmi non correvano rischi". Ha continuato poi con il solito schema l'autocelebrazione bugiarda: Nella crisi "nessuno è stato lasciato solo, lo Stato è ritornato a fare lo Stato, uno stato generoso e amico dei suoi cittadini".: "Due anni fa abbiamo riunito otto componenti in un unico partito di centrodestra, nel marzo 2009 nacque Pdl che rappresentava moderati, riformisti, uomini di buon senso e buona volontà. Gli italiani risposero dal cuore non 'partito' della libertà, ma Popolo della Libertà. Avevamo vinto elezioni, dato vita a governo solido che si reggeva su maggioranza solidissima, nessun governo ha fatto così tanto in poco più di due anni: c'é da stropicciarsi gli occhi solo a leggere l'opuscolo che manderemo a tutti gli italiani per sapere ciò che abbiamo fatto". I numeri: "Avevo ed ho ancora il 60% di gradimento nei sondaggi". Conclude con l'ultima minchiata : "Senza tema di essere smentito dico che mai nella storia il nostro Paese ha avuto il rispetto e il peso come quello che ha oggi sulla scena internazionale". Specie se ci facciamo sparare addosso dagli "amici libici" ,con le motovedette che generosamente berlusconi ha loro regalato...bravo. 03 ottobre 2010 aloi calabrese
0 Comments
L'uomo, 51 anni, padre di quattro figli, lavorava come collaboratore scolastico, grazie......maristella (ANSA)-PALERMO, 4OTT- Un precario della scuola, Filippo La Spisa, minaccia di buttarsi dalla sede dell'ufficio scolastico provinciale perche' rimasto senza lavoro L'uomo, 51 anni, e' salito nell'edificio dopo avere appreso che non rientra nella graduatoria per poter ottenere l'incarico. All'ex provveditorato sono in corso le convocazioni per collaboratori scolastici, amministrativi e tecnici. E' intervenuta la polizia.
Angelo Graci,un sindaco..."fuori " Un municipio vuoto. Una città senza sindaco,indagato per corruzione,obbligato dal giudice a dimorare fuori dalla sua città,Angelo Graci(pdl) ha spostato il suo ufficio nella villeggiatura allontanato da un provvedimento della magistratura e con un processo in corso. Una giunta formalmente in carica, cambiata e ricambiata infinite volte in due anni di malgoverno,di giorni ne sono passati tanti ,ormai, vuoti di progetti e di risultati. Vuoti di speranza in questa città sconfitta. Sempre uguali.
Licata è un caso nazionale di democrazia dimezzata, di potere senza contropotere. Un’anomalia che non ha precedenti nella storia dei comuni italiani,è un caso politico di sproporzionate dimensioni che non si può ignorare, far finta di non vedere:un consiglio comunale che si dimette, un sindaco e una giunta che rimangono in carica sono un caso politico. Assessori che si dimettono e prendono "le distanze dal sindaco. Il Pd locale incalza e a fine Agosto scrive: “È ora di porre fine a questa ridicola vicenda, che sta mettendo in ginocchio la cittadinanza licatese. Se non vuole ascoltare la nostra richiesta, segua almeno i consigli del dimissionario Sanfilippo, il quale dopo una breve esperienza assessoriale ha semplicemente invitato “il sindaco a prendere atto dell’incresciosa situazione politico-amministrativa e (…) di conseguenza a dimettersi. Al vacanziere Graci ricordiamo che Ferragosto è ormai passato, e di solito i vacanzieri dopo il 15 agosto tornano a casa: faccia lo stesso per il bene di Licata!” In risposta il sindaco"contumace"scrive una lettera aperta ai suoi concittadini,lettera nella quale spiccano le parole:"complotto,innocente,irreprensibile condotta morale"e la sostanza si condensa in:"le mie dimissioni, oggi, diventerebbero inevitabilmente, una fuga, un atto di codardia ed implicita ammissione di colpevolezza, un vantaggio politico e un successo immeritato per i miei delatori , perché poggerebbe sulla calunnia e sull’infamia".E conclude con:(......) mio primo fine l’amore e l’interesse per la mia città, e nel contempo,di approntare le giuste difese nel processo con il rispetto massimo della Magistratura giudicante, che sono sicuro e cosciente mi vedrà assolto, perchè sono innocente, e solo quando, ristabilita questa verità, deciderò nei soli interessi di Licata e dei Licatesi, probabilmente prenderò la decisione di dimettermi". Scriveva così il 30 di Agosto, Angelo Graci, ma dove nascono i suoi guai giudiziari? Lo scandalo è praticamente "scoppiato" in diretta sugli schermi delle tivù locali quando un impresario di spettacoli - non quello che aveva vinto l'appalto, ma un altro - ha candidamente ammesso: «Per lavorare a Licata bisogna pagare qualche "contributo" ".Da qui,a che i carabinieri abbiano piazzato le "cimici" il passo è stato brevissimo :e dagli appuntamenti fra il presunto corrotto e il presunto corruttore alle chiacchiere tipo:«Mangio io, mangi tu, mangiamo tutti», dal divieto di dimora ordinato per il sindaco alla sua scellerata scelta di non andarsene. L'11 ottobre altra puntata,con la nuova udienza processuale, l'interrogativo è :avrà la decenza di dimettersi?....Ci crediamo poco. 02 Ottobre 2010 aloi calabrese Un uomo armato di una pistola, non si sa ancora se un'arma giocattolo, sarebbe stato sorpreso da un agente della scorta del direttore di 'Libero', Maurizio Belpietro. L'uomo,dicono, è stato notato dall'agente che aveva appena accompagnato,guarda caso, all'uscio di casa Belpietro, in un condominio del centro di Milano in via Monti di Pietà, mentre era sulle scale. Secondo quanto ricostruito, l'uomo, di altezza di circa un metro e 80, sui 40 anni, ha puntato l'arma verso l'agente, che é riuscito a ripararsi dietro una colonna del pianerottolo e ha poi sparato due colpi a scopo intimidatorio. Un terzo colpo è stato poi esploso successivamente. L'uomo è riuscito a fuggire anche perché il condomimio ha diverse uscite. Non sono state trovate tracce di sangue sul luogo.
''Sto bene, sono tranquillo. Io sono una persona tranquilla e serena, certo, da ieri un po' meno'' dice il direttore di Libero. Belpietro ha ripercorso la vicenda e ha ribadito che il suo caposcorta gli ha salvato la vita rischiando la sua, visto che l' aggressore gli ha puntato addosso la pistola, che guarda ancora caso,poi si e' inceppata. 01 ottobre 2010 aloi calabrese Berlusconi invoca commissione d'inchiesta: c'e' associazione a delinquere tra toghe di sinistra 'Ci sarebbe da chiedere una commissione parlamentare che faccia nomi e cognomi e dica se, come credo io, c'e' una associazione a delinquere nella magistratura'' tra ''giudici di sinistra che vogliono sovvertire il risultato elettorale,e che attraverso questo accordo, questa interpretazione assurda della giustizia, vogliono eliminare colui che e' stato eletto... quindi c'e' un macigno sul nostro sistema democratico, che e' costituito da questa organizzazione interna..." . Lo dice ,parlando con voce impastata, in un video, che lo ritrae a parlare con alcuni simpatizzanti la sera del 29 settembre sotto palazzo Grazioli. "Dovetete essere sicuri che io sono disperato,aggiunge nella sua farneticazione berlusconi, certe volte. Tutte le volte che c'e' un processo che mi riguarda mi danno dell'impunito. E invece nessuno, nemmeno uno dei fatti che mi sono contestati nei processi sono fatti veri''. Poi riscopre la vena barzellettiera racconta l'ennesima barzelletta sugli ebrei. Eccola : ''Un ebreo racconta a un suo familiare... Ai tempi dei campi di sterminio un nostro connazionale venne da noi e chiese alla nostra famiglia di nasconderlo, e noi lo accogliemmo. Lo mettemmo in cantina, lo abbiamo curato, pero' gli abbiamo fatto pagare una diaria... E quanto era, in moneta attuale? Tremila euro... Al mese? No al giorno... Ah, pero'... Be', siamo ebrei, e poi ha pagato perche' aveva i soldi, quindi lasciami in pace... Scusa un'ultima domanda... tu pensi che glielo dobbiamo dire che Hitler e' morto e che la guerra e' finita?... Carina eh?'' Tutto ciò la sera del suo compleanno.Dopo le sparate di Bossi ,nel buio della notte,tra alcool,cosce e tette,ecco che anche il "cavaliere si fa beccare a ruota libera in una situazione analoga....sarà un vizio/vezzo di questi vecchi,ieri compiva 74 anni,rincoglioniti del centrodestra? Povero Schifani,Settembre nero per lui dopo che ,a Torino, viene investito da una valanga di fischi e di urla( “Ma-fio-so” gli hanno urlato contro i manifestanti del movimento Resistenza viola e Movimento Cinquestelle)arrivano le indiscrezioni in merito ad una inchiesta per mafia che lo vedrebbe indagato dalla Procura della "sua" Palermo,un atto dovuto dopo le dichiarazioni ai magistrati di Gaspare Spatuzza e di Francesco Campanella. La procura smentisce,ma che deve fare se non smentire?
Schifani, strepita: 'Accuse ripetute, infami e false; totale estraneita' ai fatti'. L'esponente Pdl aggiunge: 'Prendo atto,dice, della smentita del Procuratore della Repubblica di Palermo, Messineo. Considero e ho sempre considerato la trasparenza, la correttezza umana, deontologica e professionale i principi irrinunciabili della mia esistenza'. Fini ha telefonato al presidente del Senato e gli ha espresso la propria solidarietà in merito a quanto anticipa l'Espresso, notizia che il Giornale , quotidiano di famiglia berlusconi, bolla come Bufala dell'Espresso,ma nonostante le smentite della Procura di Palermo del presidente del Senato Renato Schifani e dello stesso "Giornale" la direzione dell’Espresso non arretra di un centimetro e conferma le accuse: in un comunicato, diramato, del settimanale,si legge:”In merito all’indagine sul presidente del Senato si conferma l’esistenza di una inchiesta iscritta quest’anno nel registro generale notizie di reato della Procura della Repubblica di Palermo”. (non dalla redazione di Repubblica). Schifani era già stato indagato con l’accusa di aver appoggiato, seppur esternamente Cosa Nostra. Era finito coinvolto in una inchiesta su appalti pilotati dalla mafia a Palermo, e la sua posizione era stata archiviata. Anche allora come oggi – ha ricordato L’Espresso dando la notizia – le principali accuse erano arrivate dai collaboratori di giustizia. “Adesso, sono le rivelazioni di Spatuzza e a quelle di un altro pentito, Francesco Campanella – il mafioso-politico che tra l’altro fornì una falsa carta d’identità a Bernardo Provenzano per consentirgli di farsi operare in Francia – a tirarlo di nuovo in ballo. Il verbale con le dichiarazioni del guardaspalle dei Graviano trasmesso dai magistrati di Firenze e un esposto presentato da Campanella proprio nei confronti del presidente del Senato hanno convinto i pm palermitani della necessità di esercitare l’obbligatorietà dell’azione penale“. La difesa di Schifani: Sono fermamente convinto - dichiarava i due anni fa – che la lotta a tutte le mafie non dovrà avere, ma neanche mostrare, alcuna pausa. Su questo fronte il Parlamento ha legiferato proficuamente, stabilizzando il 41-bis ed ha sostenuto magistratura e polizia giudiziaria in quella fruttuosa opera che da sette anni ad oggi ha consentito la cattura di pericolosi latitanti ai vertici della criminalità organizzata, recidendo molti rami della mala pianta del racket delle estorsioni“. Strombazzava la che lotta alla mafia era una delle battaglie ,per lui, più sentite: “Permettetemi di soffermarmi su questo punto - continuava - Da siciliano, infatti, sento forte la necessità di un impegno crescente per la sicurezza e per l’affermazione dei valori di legalità perché ho vissuto, insieme a tutti gli altri siciliani, il dolore di vedere la mia terra ferita, vessata, umiliata e, insieme, l’orgoglio di vedere una Sicilia che non s’è mai piegata né mai data per vinta e che è stata capace, invece, di rialzarsi e gridare il suo rifiuto alla violenza, alla prepotenza, all’illegalità“. “Voglio rivolgere un pensiero – diceva Schifani – a quegli eroi civili della lotta alla mafia che, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, hanno donato la loro intelligenza e la loro vita: tanti, troppi caduti tra magistrati, uomini delle forze dell’ordine, giornalisti, imprenditori ai quali ci inchiniamo, riconoscenti e debitori“. Ora, da sospettato di legame con la mafia a paladino della lotta antimafia a di nuovo indagato,qual'è la sua vera identità?...troppe ombre,troppi punti oscuri per uno che "si trova" ad essere la seconda carica dell0 stato..... 01 ottobre 2010 aloi calabrese Nel 279 a.C. ,presso Ascoli Satriano, il re dell'Epiro Pirro,per come ci narra Plutarco, vinse l'omonima battaglia contro i romani.
Ad uno dei suoi generali che si compiaceva per quella vittoria il re rispose:"Un'altra vittoria come questa e me ne torno in Epiro senza più nemmeno un soldato". Questo perché aveva perso gran parte delle forze che aveva portato con sé, quasi tutti i suoi migliori amici e i suoi principali comandanti; non c'erano altri che potessero essere arruolati, e i confederati italici non collaboravano. Oggi,novello Pirro,Silvio Berlusconi ha riportato una vittoria che è il preludio della sconfitta e sempre per rimanere in tema storico ha pure dovuto subire l'umiliazione di dovere passare sotto le "forche caudine"del Fli,che votando si alla 37/ma fiducia della legislatura ha tenuto in vita il governo e ha permesso a Bocchino di potere affermare che questo "non esiste senza il Fli".Bocchino:«Un pacchetto di 40 voti che oggi va a sostenere il governo, domani servirà di volta in volta sui diversi capitoli che dovranno essere scritti sotto i titoli programmatici indicati dal governo. «È stato un errore - dice ancora Bocchino - tentare la strada dell'autosufficienza, che rischiava di dare vita a una maggioranza più ristretta e nuova, non coincidente con la volontà popolare che deve essere la nostra stella polare». «Siamo disponibili su tutto ciò che è scritto nel programma - afferma Bocchino - e sul resto siamo disponibili a discutere con la maggioranza, senza diktat ma senza preclusioni preconcette». Con 342 si',la maggioranza anche solo senza Fli, non arriva a quota 316 e si ferma appena a 310, senza i quattro si' di oggi dell'Mpa a 306. Dunque votano si' anche i finiani, ad eccezione di Mirko Tremaglia e Fabio Granata. Se togliamo i finiani la maggioranza si ferma a 310 voti, sei in meno della quota "utile" di 316, si scende a quota 305 se si leva tutto l'Mpa. La maggioranza non viene raggiunta nemmeno aggiungendo i 3 liberaldemocratici e i due astenuti dell'Svp piu' Massimo Calearo. Insomma un bel problema per Berlusconi & c..Si apre una stagione,speriamo,breve di ingovernabilità,del resto i finiani lo hanno detto che hanno "intubato"il governo...ma con riserva,hanno detto chiaramente che sul tema della giustizia,cioè su ciò che più preme al cavaliere(il resto è fumo negli occhi),dovranno pensarci.Fini:"«Verificheremo in corso d'opera le iniziative sulla giustizia» Le prove di tenuta cominceranno,già, con la mozione di sfiducia a Bossi per l'uscita su ''SPQR. Domani si discuterà la calendarizzazione. E si trattera' di un voto ,già, a rischio visto che non e' cosi' scontato che gli esponenti dei partiti del sud che hanno sostenuto oggi la maggioranza e i deputati romani del centrodestra votino si'. La lega con Bossi dichiara che "I numeri sono limitati, la strada e' stretta.Nella vita e' meglio prendere la strada maestra, la strada maestra e' il voto - ha aggiunto - Berlusconi il voto non lo ha voluto e ora siamo a questo punto'". e Maroni: "A marzo alle urne". Intanto ifiniani affilano le armi:martedì i gruppi parlamentari si incontreranno «per un'ampia discussione di un nuovo progetto politico». Fabrizio Alfano, portavoce del presidente della Camera smentisce l'ipotesidello stesso Fini di dimissioni : «Quello di martedì è solo l'avvio di un progetto politico che avrà i suoi tempi, poi bisognerà vedere chi sarà eletto presidente e non è detto che sia Fini». Tornando alla storia, Cesare cadrà,davanti al senato,proprio sotto i colpi dei novelli Cassio e Bruto...le idi di marzo incombono. 30 settembre 2010 aloi calabrese Il saluto a pugni chiusi tra Berlusconi e Bossi Finalmente dopo quasi un'estate d'attesa siamo alla resa dei conti ecco,il discorso programmatico per fare chiarezza sulla sorte di questa legislatura,tutto si condensa in un ora,circa,di parole. Comincia subito con una stoccata all'ex amico Fini:"(...)I Governi democratici traggono il loro buon agire dal consenso, tra Parlamento e il governo non possono esserci contrapposizionì".Già qui fa una affermazione che non mi trova assolutamente daccordo, qual'è,secondo Berlusconi, il ruolo del parlamento in democrazia? Non è forse il ruolo di controllo ed eventualmente anche di contrapposizione all'opera del governo? E non è vero quanto aggiunge dopo:"C'é una simbiosi tra il governo e il parlamento sia pur nella distinzione dei ruoli". Rivolgendosi poi all'opposizione:La minoranza "deve avere rispetto per la legittiità della maggioranza e del governo". A questo punto "lancia una carota":"Dobbiamo ripartire senza compromessi al ribasso. Ciascuno deve fare la sua parte, con senso di responsabilità e praticando il rispetto avversario al posto della faziosità. Lo dissi anche ad Onna: dobbiamo lasciarci alla spalle i residui della guerra fredda e degli schieramenti ideologici". Storico Ora ,cerca di raccontare la "sua" storia:"Con il voto del 2008 ci fu la prima grande riforma voluta e certificata dal popolo nel segno di un bipolarismo maturo, mettendo in archivio le pratiche della vecchia politica" e "gli elettori hanno raccolto e premiato il nostro appello a rendere chiaro il panorama politico,la riduzione drastica della frammentazione politica" ha segnato "un grande cambiamento".-Ma,colpo alla botte!:- "C'é ancora troppo odio, l'Italia é vittima di un passato che non passa". Autocelebrativo Per affrontare la crisi economica internazionale "l'Italia aveva bisogno di rigore e credibilità e lo ha fatto mantenendo in ordine i conti pubblici e salvaguardando i redditi delle famiglie: abbiamo fatto la scelta giusta". "Già durante la campagna elettorale avevamo avvertito che si annunciavano tempi difficili per l'economia e ci siamo preparati al precipitare della crisi. Nessuno, certo, poteva pensare che fosse così grave e così profonda, ma pur partendo da enormi difficoltà - ha sottolineato - l'Italia ha affrontato la crisi con interventi giudicati positivamente da tutti gli organismi internazionali(ma chi?) e ha fatto meglio di altri paesi(Ma quando?). Questo è stato possibile anche grazie al modello economico italiano fondato sul tessuto delle piccole e medie imprese(quelle che avete fatto fallire), al ruolo sociale delle famiglie(Ognuna coi suoi bravi problemi di sopravvivenza) e di oltre 8 mila comuni(con le casse vuote,grazie ,anche,agli intelligenti provvedimenti,fumonegliocchi,che avete preso) da un sistema bancario solido(non danno soldi,provate,) grazie alla propensione al risparmio e assistito da garanzie e ammortizzatori sociali(????). Il Governo - ha chiuso il ragionamento - ha merito di aver sostenuto questa realtà positiva(Ma dove vivi, berlusconi?) e di non aver commesso l'errore di aumentare il deficit e la spesa pubblica". Da notare ,nel frattempo i continui ammiccamenti,a questo punto del discorso, di Giulio Tremonti(suo complice in questa disfatta che si chiama italia),seduto lì accanto a lui.A proposito di complici,si rivolge ai suoi "compagni di merende"della lega:"Il federalismo fiscale è stato votato nel suo percorso non solo dalla maggioranza ma da quasi tutte le forze di opposizione e non prevede la benché minima ipotesi di divaricazione tra Sud e Nord: è vero il contrario. Il federalismo sarà la cerniera unificante del Paese e a vantaggio di tutte le aree e soprattutto del Sud". Ora finalmente sfodera quello che è il suo cavallo di battaglia:"L'obiettivo del governo è ridurre la pressione fiscale e disboscare la grande giungla di un sistema fiscale rimasto invariato nelle sue parte fondamentali, fin dalla riforma dei primi anni 70(ma sono ventanni che governi perchè non lo hai fatto?), tenendo conto delle esigenze del bilancio pubblico e sulla base della lotta evasione(costituisciti,e restituisci ciò che hai rubato) : senza creare deficit il governo intende intervenire entro la legislatura al varo di norme con revisione su famiglie lavoro, ricerca(hai dato l'incarico alla Gelmini?Altra "riforma"in vista?)". La stoccata Fatte queste premesse,andiamo al perchè siamo qui...tutti col fiato sospeso :"La giustizia,secondo berlusconi":"La giustizia è un pilastro fondamentale dello Stato di diritto. L'uso politico è un elemento di squilibrio".Ci siamo..!!! "E' una priorità del paese" ed è "uno dei pilastri dello stato di diritto". Per questo, ha aggiunto, "intendiamo completare tutti i punti di una riforma complessiva della giustizia sia civile che penale per dare efficienza al servizio ai cittadini affinché sia assicurata parità tra accusa e difesa e affiché in un processo ci sia la tutela per le vittime che la garanzia per gli indagati"(Soprattutto un indagato). "il governo presenterà a breve un piano straordinario per lo smaltimento dei processi"(Cancelliamo tutto,soprattutto,sempre,uno e voi sapete quale )e la "delega" per la riforma della magistratura ordinaria. In questo contesto "riteniamo indifferibile un ulteriore aumento delle risorse della giustizia"(Con le chiacchere). Slogan: "Mai nella storia della Repubblica sono stati inferti tanti colpi alla mafia e alla criminalità organizzata,la normativa antimafia più efficace al mondo per contrastare la criminalità organizzata" (ma le auto della polizia ferme nelle rimesse guaste o senza benzina e le procure vuote). "C'é una grande squadra che si chiama finalmente Stato".(Ma spieghi come mai non ha avuto neanche una parola nei confronti del l'eroico sindaco Vassallo ucciso dalla mafia che dice di combattere ). "Saranno triplicati gli interventi sul Mezzogiorno nei prossimi anni con investimenti per 21 miliardi di euro pari al 40% di quelli tutali, raggiungendo nel 2013 alcuni risultati importanti come il completamento del Salerno-Reggio Calabria". "Entro dicembre sarà pronto il progetto esecutivo del ponte sullo stretto su Messina", progetto che "i governi della sinistra avevano liquidato in cinque minuti". "Abbiamo ottenuto un grande risultato sull'immigrazione clandestina (Con la collaborazione dell,amico Gheddafi,al quale ha pure regalato le motovedette per sparare addosso ai nostri pescatori), con sbarchi ridotti dell'88 per cento. Intendiamo proseguire nell'azione già intrapresa ed intesificarla, favorendo nel contempo l'integrazione degli immigrati regolari(Niente case popolari,dice Maroni,mettetevi daccordo)". Interlocutorio: "I cinque punti non sono un elenco di riforme disgiunte ma i capisaldi del sistema Paese che hanno come fine quello di rafforzare le Istituzioni, l'economia, il territorio e il tessuto sociale in modo che l'Italia esca dalla crisi globale e diventi più competitiva"-e ancora-"Ho sempre sostenuto che ferma restando l'intangibilità del programma di governo tutto si può dibattere e migliorare".Ha poi aggiunto Ha poi aggiunto - In questi mesi "si è assistito a critiche aprioristiche al governo e a chi è stato chiamato a guidarlo dalla volontà popolare.Uno degli obiettivi più importanti che mi sono posto -ha aggiunto - è stato quello di riunire i moderati italiani in una unica grande forza politica nel nascente bipolarismo. Sono convinto - prosegue Berlusconi - che in entrambi gli schieramenti si debba proseguire pur nel riconoscimento delle differenze con alleanze di governo e non cartelli elettorali". Le richieste: "E' assoluto interesse del nostro paese non rischiare in un periodo di instabilità una crisi. Occorre fare uno sforzo perché ciò non accada e moltiplicare l'impegno comune per portare a termine legislatura(anche perchè se non lo facciamo,senza approvare il processo breve,rischio di andare in galera). Oggi e' un passaggio delicato per la vita politica italiana'' che e' affidato ''alla responsabilita' di tutti. Per questo mi rivolgo all'intero Parlamento al di la' degli schieramenti-conclude cosi', con ''appello a tutti moderati e riformatori a tutte le forze piu' responsabili dell'opposizione e a chi condivide una visione di liberta' della persona, dell'economia, della famiglia e del lavoro, chiedendo che ''valutino il programma senza pregiudizi. "Questo governo ha operato bene e non ci sono le condizioni per un' alternativa adesso nell'interesse dei cittadini e di quello che è stato il loro mandato elettorale". Amen.... Applausi scroscianti della clac pidiellina e leghista..tric-trac e castagnole,stasera si festeggia.. 29 settembre 2010 aloi calabrese Intanto continuano le "trasmigrazioni" di "parlamentari"speranzosi,chi di trovare sistemazioni per la prossima legislatura,chi di capitalizzare al massimo questi "trenta denari"della loro paga in tempi più stretti,tra questi spicca il "clan dei siciliani"dell'Udc che hanno salutato Casini (il quale voterà no al governo, e invoca chiarezza) composto da: Calogero Mannino, Saverio Romano, Giuseppe Drago, Giuseppe Ruvolo e Michele Pisacane (siciliani ricordate bene questi nomi..!!) Alla fine ci siamo:domani ascolteremo l'attes(issim)o discorso di silvio berlusconi,voci di corridoio(Frattini)lasciano trapelare che farà un discorso di alto profilo e senza provocazioni
Intanto il ministro per i rapporti col parlamento Elio Vito lasciando Palazzo Grazioli ha dichiarato:"Metteremo la fiducia" sulla dichiarazione programmatica del premier Silvio Berlusconi".Voto che si terra' domani alle ore 19. La decisione, pare,sia scaturita nel corso di un vertice,sempre nello stesso palazzo Grazioli, tra il premier silvio berlusconi ed i coordinatori nazionali del pdl La russa,bondi e verdini oltre che i presidenti dei gruppi al senato e alla camera Cicchitto e Gasparri con il vice pres. Quagliariello. Sono inoltre presenti il ministro dell'Economia Tremonti, quello degli Esteri Frattini, e il titolare del dicastero della Giustiza Angelino Alfano,i due sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Letta e Bonaiuti, oltre all'onnipresente deputato/avvocato Niccolò Ghedini (insomma la "creme" del partito). Infine si è addivenuti,appunto, alla decisione,come sempre quando il gioco si fa duro,di porre la fiducia,una decisione, riferiscono alcuni dei partecipanti al vertice a palazzo Grazioli,che pare sia stata motivata dallo stesso premier come "una necessità per fare chiarezza, da privilegiare rispetto a un mero calcolo numerico". Intanto continuano le "trasmigrazioni" di "parlamentari"speranzosi,chi di trovare sistemazioni per la prossima legislatura,chi di capitalizzare al massimo questi "trenta denari"della loro paga in tempi più stretti,tra questi spicca il "clan dei siciliani"dell'Udc che hanno salutato Casini (il quale voterà no al governo, e invoca chiarezza) composto da: Calogero Mannino, Saverio Romano, Giuseppe Drago, Giuseppe Ruvolo e Michele Pisacane (siciliani ricordate bene questi nomi..!!)e daranno vita a un sottogruppo del misto che prenderà il nome:"Popolari per l'Italia".Altri due "personaggi"passano dall'altra parte lasciando l'Api di Rutelli Bruno Cesario e il trasformista Calearo (eletto nelle liste del Pd,e già protagonista di due salti)il quale viene ironicamente salutato dagli ormai ex compagni di partito:"Auguriamo buona fortuna a Calearo che ha confermato nella riunione del gruppo la sua speranza di diventare ministro con Berlusconi". I finiani intanto fanno sapere con Bocchino e Granata che per la votazione si atterranno a votare quanto previsto dal programma,originale,di governo,lodo Alfano compreso,mentre assolutamente no al processo breve ed a altre forme estemporanee per garantire l'impunibilità delle alte cariche dello stato....e di una in particolare.Chi vivrà vedrà. 28 settembre 2010 aloi calabrese Ancora una sparata"ad alzo zero"di quell'intelligentone che risponde al nome di Umerto Bossi:''Dopo il federalismo si fara' il decentramento dei ministeri'' che non possono stare tutti a Roma, dove trovi le scritte 'S.P.Q.R., cioe' Senatus Popoluusque Romanus', che qui al nord si dice 'Sono Porci Questi Romani''.
Ora..a parte la pochezza della "battuta".... la location e l'ora, nella notte ad una selezione di Miss Padania a Lazzate (Monza-Brianza), vi lasciamo immaginare....la "carica alcolica ed emotiva:in mezzo a tutte quelle cosce e tette padane,il poverino,perchè di questo si tratta si è lasciato prendere la mano ed è andato "fuori controllo "ancora una volta :Ai microfoni di 'Telepadania' Bossi (che non ha invece voluto parlare con gli altri giornalisti presenti) ha poi sostenuto che il Gran Premio di Formula 1 di Monza non si spostera' a Roma, ''li' corrono sulle bighe''.Battuta che aggiunta a quella di prima ha fatto infuriare un romano "Doc",altro intelligentone,:il sindaco della tanta vituperata Roma Alemanno il quale ha minacciato:"Questa volta Bossi ha veramente superato il segno. Non solo ha insultato la Roma di oggi, ma anche quella del passato rispolverando una vecchia battuta da fumetto. Oggi stesso scriverò al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per chiedere che intervenga presso i Ministri del suo Governo affinché tengano un atteggiamento istituzionale e politico più consono alla loro carica e più rispettoso del ruolo di Roma Capitale e della dignità dei romani".Figuratevi che problemi... Una nota del presidente della provincia di Roma Nicola Zingaretti da invece una giusta dimensione del problema:"Siamo stanchi delle battute di Bossi contro Roma e i romani. Il leader della Lega piuttosto che fare il comico dovrebbe svolgere il suo compito di ministro, soprattutto in un periodo difficile e delicato come quello che il nostro Paese sta vivendo ormai da mesi.In piena crisi e con la disoccupazione giovanile al 30% ,Bossi, come esponente del Governo dovrebbe occuparsi dei problemi del paese e non intrattenerci con battute prive di spirito che non fanno ridere nessuno e che rivelano solo il suo odio feroce nei confronti della Capitale".Così Zingaretti. Nessuna risposta,da Bossi,a Montezemolo, il leader del Carroccio ha solo ribadito che la Lega non ha paura delle elezioni e se ci fossero, ''tutti gli altri sono terrorizzati''. Bossi e' rimasto fino a notte fonda,godendosi i denari che prende da quella "Roma ladrona", sotto il tendone della festa di Lazzate dove ha appunto incoronato la miss ed ha infine cenato con diversi fedelissimi fra cui "la trota" Renzo. 27 Settembre 2010 aloi calabrese |
Archivio
October 2010
Titoli
All
|