Nel 279 a.C. ,presso Ascoli Satriano, il re dell'Epiro Pirro,per come ci narra Plutarco, vinse l'omonima battaglia contro i romani.
Ad uno dei suoi generali che si compiaceva per quella vittoria il re rispose:"Un'altra vittoria come questa e me ne torno in Epiro senza più nemmeno un soldato". Questo perché aveva perso gran parte delle forze che aveva portato con sé, quasi tutti i suoi migliori amici e i suoi principali comandanti; non c'erano altri che potessero essere arruolati, e i confederati italici non collaboravano. Oggi,novello Pirro,Silvio Berlusconi ha riportato una vittoria che è il preludio della sconfitta e sempre per rimanere in tema storico ha pure dovuto subire l'umiliazione di dovere passare sotto le "forche caudine"del Fli,che votando si alla 37/ma fiducia della legislatura ha tenuto in vita il governo e ha permesso a Bocchino di potere affermare che questo "non esiste senza il Fli".Bocchino:«Un pacchetto di 40 voti che oggi va a sostenere il governo, domani servirà di volta in volta sui diversi capitoli che dovranno essere scritti sotto i titoli programmatici indicati dal governo. «È stato un errore - dice ancora Bocchino - tentare la strada dell'autosufficienza, che rischiava di dare vita a una maggioranza più ristretta e nuova, non coincidente con la volontà popolare che deve essere la nostra stella polare». «Siamo disponibili su tutto ciò che è scritto nel programma - afferma Bocchino - e sul resto siamo disponibili a discutere con la maggioranza, senza diktat ma senza preclusioni preconcette». Con 342 si',la maggioranza anche solo senza Fli, non arriva a quota 316 e si ferma appena a 310, senza i quattro si' di oggi dell'Mpa a 306. Dunque votano si' anche i finiani, ad eccezione di Mirko Tremaglia e Fabio Granata. Se togliamo i finiani la maggioranza si ferma a 310 voti, sei in meno della quota "utile" di 316, si scende a quota 305 se si leva tutto l'Mpa. La maggioranza non viene raggiunta nemmeno aggiungendo i 3 liberaldemocratici e i due astenuti dell'Svp piu' Massimo Calearo. Insomma un bel problema per Berlusconi & c..Si apre una stagione,speriamo,breve di ingovernabilità,del resto i finiani lo hanno detto che hanno "intubato"il governo...ma con riserva,hanno detto chiaramente che sul tema della giustizia,cioè su ciò che più preme al cavaliere(il resto è fumo negli occhi),dovranno pensarci.Fini:"«Verificheremo in corso d'opera le iniziative sulla giustizia» Le prove di tenuta cominceranno,già, con la mozione di sfiducia a Bossi per l'uscita su ''SPQR. Domani si discuterà la calendarizzazione. E si trattera' di un voto ,già, a rischio visto che non e' cosi' scontato che gli esponenti dei partiti del sud che hanno sostenuto oggi la maggioranza e i deputati romani del centrodestra votino si'. La lega con Bossi dichiara che "I numeri sono limitati, la strada e' stretta.Nella vita e' meglio prendere la strada maestra, la strada maestra e' il voto - ha aggiunto - Berlusconi il voto non lo ha voluto e ora siamo a questo punto'". e Maroni: "A marzo alle urne". Intanto ifiniani affilano le armi:martedì i gruppi parlamentari si incontreranno «per un'ampia discussione di un nuovo progetto politico». Fabrizio Alfano, portavoce del presidente della Camera smentisce l'ipotesidello stesso Fini di dimissioni : «Quello di martedì è solo l'avvio di un progetto politico che avrà i suoi tempi, poi bisognerà vedere chi sarà eletto presidente e non è detto che sia Fini». Tornando alla storia, Cesare cadrà,davanti al senato,proprio sotto i colpi dei novelli Cassio e Bruto...le idi di marzo incombono. 30 settembre 2010 aloi calabrese
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