Verso l'Aphartheid?:Maroni sui rom,a Milano:"Per loro niente case popolari"
e rincarando la dose: "Necessari strumenti per espellere i cittadini comunitari se non hanno i requisiti. Soprattutto in vista dell'imminente allargamento dell'area Schengen" Il campo nomadi Triboniano di Milano,sarà chiuso "approssimativamente entro la fine di ottobre" e non produrrà lo spostamento di nessuna delle famiglie rom in alloggi di propietà del Comune esclusa la possibilità che le 25 famiglie vengano sistemate in immobili confiscati alla mafia perché "sono immobili passati al Comune" . Il ministro dell'Interno Roberto Maroni annuncia linea dura sui rom durante un vertice alla Prefettura di Milano,al quale erano presenti tra gli altri il sindaco Letizia Moratti, il prefetto e commissario straordinario per l'emergenza rom Gian Valerio Lombardi, il presidente della provincia Guido Podestà e per la Regione l'assessore alla sicurezza Romano La Russa e il presidente del Consiglio Regionale Davide Boni,il ministro auspica l'adozione del "modello Milano" a tutto il territorio italiano,anzi lo vede come un modello utilizzabile in tutti i Paesi europei". in vista dell'imminente allargamento dell'area Schengen che, nel 2011, prevede l'ingresso della Romania. "Occorre dotarsi di strumenti per arginare la presenza di stranieri", dice Maroni e ricorda i risultati "molto importanti ottenuti da Milano nel settore della sicurezza e della gestione delle area occupate da rom". Una leadership riconosciuta dal ministro Maroni che ha concluso dicendo che sulla questione rom "Milano ha fatto di più di quanto non stiano facendo Roma e Napoli". Non si fa attendere la,dura, reazione dell'opposizione con Livia Turco, capogruppo del Pd in commissione Affari sociali della Camera e responsabile immigrazione del partito:""Se si tratta di persone per bene con i requisiti per l'accesso alle case popolari hanno diritto di entrarci in quegli appartamenti. E ricordiamo al ministro che i requisiti per avere quelle case sono il rispetto della legge e il reddito. E basta. Fra l'altro, molti dei rom sono italiani e non stranieri. Per quanto riguarda le espulsioni di cittadini comunitari, dobbiamo ricordargli anche che la carta dei diritti umani della Ue prevede la libera circolazione all'interno dell'Unione e che la direttiva del 2004 parla di espulsione solo per persone che hanno commesso reati. Sarebbe grave se il governo introducesse le espulsioni in base al reddito, 'l'espulsione della povertà'. La strada, invece è quella degli accordi tra Paesi dell'Ue per favorire rimpatri volontari e stabilire accordi per la cooperazione allo sviluppo". La sensazione comunque è che si stia ,scivolando,lentamente ma inesorabilmente verso una deriva razzista ,una sorta di Apartheid ,se le cose ,come ci auguriamo, non cambieranno con una netta sterzata a sinistra della politica italiana. 27 settembre 2010 aloi calabrese
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GENOVA - ''Il governo deve andare avanti, deve governare, ma sappia che tutto il mondo delle imprese e i cittadini stanno esaurendo la pazienza''. Lo ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, concludendo il convegno di Genova.
''Bisogna fare subito - ha aggiunto - senza tentennamenti. Il governo ascolti l'Italia che c'e' qui, ma anche fuori, fatta di tanta gente che con grande senso responsabilita' fra mille problemi continua a fare il proprio mestiere con determinazione''. ''Imprese e lavoratori'' devono oggi lavorare ad ''un patto sociale che possa spronare la politica''. Un patto ''per le riforme''. Lo ha detto la leader degli industriali, Emma Marcegaglia, che auspica una intesa con ''tutti'', imprese e sindacati. Un auspicio in vista del tavolo proposto da Confindustria che si aprira' a inizio ottobre. ROMA - I lavoratori dipendenti italiani hanno perso in dieci anni oltre 5 mila euro di potere d'acquisto. Lo sostiene la Cgil nel suo rapporto sulla crisi dei salari presentato oggi nel quale spiega che nel decennio 2000-2010 le retribuzioni hanno avuto, a causa dell'inflazione effettiva piu' alta di quella prevista, una perdita cumulata del potere di acquisto di 3.384 euro ai quali si aggiungono oltre 2 mila euro di mancata restituzione del fiscal drag che porta la perdita nel complesso a 5.453 euro.
EPIFANI, SUBITO RIEQUILIBRIO FISCALE A FAVORE SALARI -Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani è intervenuto a margine della presentazione del rapporto dell'Ires:" In Italia esiste un grande problema che riguarda l'abbassamento dei salari anche legato al prelievo fiscale". Riallacciando il discorso a quanto detto in precedenza :"La crisi dei salari", che chiede "un intervento urgente che sgravi il lavoro dipendente" riequilibrando il peso del prelievo a favore dei salari. I salari, secondo Epifani, pagano al momento di più di altri redditi ed è necessaria una "svolta" che affronti il problema delle retribuzioni Pierino Gelmini Interviene con la solita telefonatina a margine di una cerimonia della comunità incontro di Don Gelmini, ad Amelia:"Vedete anche voi qual è la situazione di questi giorni. Ci troviamo davanti ad ostacoli importanti, assolutamente da superare nell'interesse di tutti".Così Silvio Berlusconi accumunandosi,così,anche alle vicende dell'ex prete :"Noi due ''siamo stati chiamati a superare diversi ostacoli e a difenderci da tutte le cattiverie che ci sono piovute addosso''.''Le cattiverie - aggiunge il premier - sono venute da molte parti, anche da quelle impensate e piu' imprevedibili''. Ma ''tu sarai in grado di difenderti anche per l'assistenza dei tuoi. Io non mi sono mai tirato indietro''. ''Penso che possiamo fare tante cose insieme - prosegue il premier - la prossima settimana sarei felice di stare insieme a te e ai tuoi collaboratori per sviluppare dei progetti''.
Intanto annuncia:"Sono alle prese con un documento che dovrà ottenere il voto della maggioranza del parlamento per poter andare avanti". Ma chi è Pierino Gelmini? Questo ex prete presunto pedofilo,che nel 2000 dichiarava:«i musulmani tra poco in Italia saranno il 10-15% della popolazione e metteranno a rischio la purezza dei nostri valori. Un tempo venivano per predare le nostre città, oggi hanno una parola d'ordine: sposare le donne cattoliche per convertirle all'Islam. Bisogna bloccare questo germe» Vediamo qualche altra "perla" di questo amico del premier:Nel 1971 don Gelmini subisce una condanna penale per emissione di assegni a vuoto, truffa e bancarotta fraudolenta: viene condannato a 4 anni di reclusione, pena interamente scontata . Malgrado ciò la Chiesa non prende alcuna decisione restrittiva a carico della sua condizione sacerdotale. Il 28 gennaio 2001 don Gelmini è il prete che celebra la messa di commemorazione nel primo anniversario dalla scomparsa di Bettino Craxi. Nell'agosto 2007 si apprende che Pierino Gelmini è indagato dalla procura di Terni per presunti abusi sessuali avvenuti tra il 1999 ed il 2004, periodo in cui due delle vittime erano all'epoca minorenni[16] e già alla fine del mese di dicembre dello stesso anno la Procura di Terni comunica a don Gelmini la conclusione delle indagini. La Procura inoltre indaga per favoreggiamento altre tre persone, tra cui il giudice che nel 2002 archiviò le prime denunce sui presunti abusi]. A gennaio 2008 don Gelmini si reca all'estero, a detta dei suoi portavoce per sottoporsi a cure mediche ; a marzo 2008 rientra in Italia ed, in occasione di un'intervista relativa alla sua richiesta di dimissione dallo stato clericale, critica il Vaticano e le sue gerarchie ecclesiastiche. Sempre nel marzo 2008 la Procura di Terni sollecita il processo per don Gelmini per violenza sessuale. I magistrati ritengono attendibili i racconti di quegli ospiti della struttura di Amelia, in Umbria, che hanno affermato di essere stati «molestati, palpeggiati, costretti ad atti sessuali». Il 18 giugno 2010 viene rinviato a giudizio su decisione del gup di Terni Pierluigi Panariello. Il processo dovrebbe incominciare il 29 marzo del 2011,sempre che nel frattempo non venga DEPENALIZZATA LA PEDOFILIA con qualche legge ad personam. Ecco un esempio delle frequentazioni di berlusconi che poi,nella stessa giornata ha fatto un'altra telefonatina intervenendo alla cerimonia di premiazione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi da parte della comunità Incontro , ha commentato la consegna del riconoscimento a Giovanardi per il suo impegno nella lotta alla diffusione della droga:"Carlo non ha mai tradito, non ha mai cambiato bandiera, non ha mai messo ostacoli pretestuosi. A differenza di altri sa che stare insieme è un valore molto alto e sa mettere da parte le ambizioni personali". parole che in molti in sala sono apparse riferite indirettamente al presidente della Camera Gianfranco Fini. "Giovanardi lo merita moltissimo - ha aggiunto il premier - perché ha speso una vita contro la droga e non a caso nel 2009 c'é stata una diminuzione di un milione di persone che assumono droghe".Infatti basta guardare la faccia di Giovannardi...... 27 settembre 2010 aloi calabrese Umberto Bossi:il ritratto dell'intelligenza..!! E dopo l'attacco della Marcegaglia,la quale bacchetta severamente il governo tacciandolo di assoluto immobilismo ed irresponsabilità,ecco Montezemolo che per bocca dei suoi redattori del sito di Italiafutura fa un'entrata a piedi uniti sulle caviglie del "senatur",reo d'aver polemizzato con la presidente di Confindustria che si era rivolta al governo perché facesse qualcosa di concreto prima che si esaurisca la pazienza dei cittadini e delle imprese. «È facile parlare in questo che è un Paese dove molti parlano e pochi sanno cosa fare - le ha risposto indirettamente Bossi :" questo governo ha dimostrato di saper fare ed è quindi già qualcosa in mezzo a tanti parlatori".
«I fatti di chi produce e le parole (e gli insulti) di chi ha fallito» è il titolo dell'editoriale, firmato da Carlo Calenda e Andrea Romano con la quale la Lega viene accusata di essere «corresponsabile di 16 anni di non scelte, che hanno portato il Paese a impoverirsi materialmente e civilmente». così Italiafutura:"Ha ragione Bossi.È facile parlare e più difficile agire. Bisogna ascoltarlo quando discetta sul valore dei proclami perché si tratta di un vero esperto in materia . Negli ultimi sedici anni Bossi ha costruito il successo della Lega sul lavoro di organizzazione del partito ma anche sulle provocazioni (e ultimamente anche su qualche gesto). Di fatti invece se ne sono visti ben pochi. Se non la corresponsabilità della Lega in questi sedici anni di non scelte che hanno portato il Paese a impoverirsi materialmente e civilmente. Anche sul fronte delle rivendicazioni specifiche del suo elettorato Bossi ha combinato ben poco (guardare alle promesse sul federalismo per credere). Dubitiamo infatti che i suoi elettori l'abbiano mandato in Parlamento per difendere Cosentino o Brancher Ha ragione Bossi: in Italia (e in particolare nella sua Padania immaginaria) la chiacchiera va per la maggiore e delle parole a vanvera di una classe politica screditata gli italiani ne hanno piene le tasche. In particolare quelli che lavorano e producono (e al convegno di Genova della Confindustria ce n'erano tanti). Quegli italiani che, a differenza di Bossi, tengono in piedi il paese con i fatti e non con le parole». Tutto questo,Montezemolo,dopo che,qualche giorno fa aveva detto,stavolta diretamente :"Credo che sulla politica si possa dire poco. E cioè che la politica non c’è. Sento parlare di problemi interpersonali, di campagna acquisti e cessioni, cose che sono fuori dai problemi del paese. Vedo un'Italia lontanissima dai problemi del palazzo, che fa da sé, che si dà da fare. Un'Italia di tante eccellenze, ma che si sta abituando a vivere senza politica, che è ormai lontana dalla realtà. Una cosa grave, anche perché ci sono problemi veri da affrontare: i problemi del lavoro, quello dell'occupazione, che è grosso e drammatico in campo giovanile, quello della crescita. Oggi ci vuole una classe politica che metta da parte personalismi e pensi al bene comune". E ciò è quanto ,senza perifrasi, sicuramente un'altro segnale negativo per la ditta B.& B.che nel"consiglio d'amministrazione" di mercoledì,penso, debba prendere decisioni serie,le uniche percorribili: dimissioni. 26 sett. 2010 aloi calabrese Ancora...tu...ma non dovevi..farti sentire più...??
In meno di ventiquattrore,il cane da guardia di silvio berlusconi nonchè testa di cazzo per antonomasia ovvero sandro bondi perdendo ancora una volta l'occasione di stare zitto trova il modo di sparare cazzate su tutti..parte da Umberto Eco,per spaziare sulla sinistra ,in generale,arrivando poi alla confindustria,il tema è però sempre uno in quanto lamenta da questi soggetti "attacchi indiscriminati"al suo signore e padrone silvio berlusconi... Le dichiarazioni,sotto riportate,sono riprese dal sito del PDL.. BONDI: Da Eco attacchi faziosi e intolleranti 27 maggio 2010 ore 17:28 "Anche le ultime stupefacenti dichiarazioni di Umberto Eco segnalano che, cio’ che resta della cultura politicizzata di sinistra in Italia, sta sferrando un attacco al governo sulla base di posizioni di una faziosita’ e di una intolleranza tali che la realta’ viene sostituita da veri e propri racconti immaginari. Di contro, l’attuale governo sta faticosamente ma sempre piu’ chiaramente delineando, anche sui temi dell’educazione della cultura, una piattaforma riformista che rappresenta l’unica possibilita’ di affermare nel nostro Paese il merito, l’effettiva giustizia fra le classi sociali, il valore autentico della cultura che vive della liberta’ e non dell’assoggettamento allo Stato o alle camarille della politica o dell’ideologia". Lo ha dichiarato il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, replicando all’intervento di Umberto Eco che sull’Espresso in edicola il 28 maggio parla di colpo di Stato. BONDI: Il premier combatte la mafia, la sinistra e' irresponsabile 28 maggio 2010 ore 12:59 "Viviamo in uno strano Paese, in cui l’attuale governo, presieduto dal Presidente Berlusconi, e’ il governo che nella storia della nostra Repubblica ha sferrato la lotta piu’ incisiva ed efficace contro la criminalita’ organizzata, mentre la sinistra con in testa l’ineffabile Veltroni, una parte dell’informazione e della cultura militante si ergono a paladini della lotta alla mafia e romanzano irresponsabilmente la storia italiana sulla base di ipotesi ritagliate unicamente sui propri interessi politici". Lo ha affermato Sandro Bondi, Coordinatore del Pdl, a proposito di alcune ipotesi sulla stagione stragista del ’93. BONDI: Da Confindustria attacchi indiscriminati alla politica 28 maggio 2010 ore 15:05 "Gli attacchi indiscriminati alla politica da parte di alcuni settori della Confindustria, fanno il paio con l’analogo corso della stampa di proprieta’ dei grandi gruppi industriali, e confermano, a mio avviso, la storica mancanza di una vera classe dirigente in questo Paese, capace di distinguere, non di generalizzare; di assumersi le proprie responsabilita’, non di scaricarle quando fa comodo sulle deboli spalle del sistema politico; di sollecitare sapientemente le necessarie scelte di governo, senza ignorare gli sforzi della politica per conquistare il consenso e di garantire la pace sociale; soprattutto di agire con lungimiranza politica e coscienza degli interessi generali del Paese". Lo ha dichiarato il ministro Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl, in riferimento alle critiche che dall’assemblea di Confindustria sono venute ieri alla classe politica e al governo. A proposito di intercettazioni telefoniche:i pompini della Mara Carfregna a silvio berlusconi.5/21/2010 VERBALE: di trascrizione di conversazioni telefoniche in arrivo ed in
partenza sull’utenza avente il numero XXX XXXXXXX in uso a F. C., come da decreto del 12.2.2008 emesso dalla Procura della Repubblica di Milano. LEGENDA S.P. = Segretaria de Il Presidente F.C. = (omissis) B. = Il Presidente 23.04.2008 / Durata: 8:49 minuti F.C.: Pronto? S.P.: Si, segreteria… F.C.: Eh, sono io. S.P.: Ah! Le passo subito il presidente. Arrivederci, stia bene. F.C.: Anche lei, grazie. (Secondi di attesa) B.: Carissimo! Come va? F.C.: Ciao, eh…non propriamente, diciamo, ecco… B.: Non mi…ci sono…hai altri problemi? F.C.: Si, purtroppo guarda…è una cosa che… B.: Già ma..e, e..vedrai che poi sistemiamo no? Si, si, si…Ora che abbiamo vinto di nuovo, insomma, non…c’è relativamente da preoccu…non avremo più problemi, li evitiamo ancora (omissis)… (2:37 minuti di conversazione non rilevante) F.C.: Vabbè…parlando di cose serie…la squadra di governo è pronta..dico c’è già..ci sono accordi, robe fatte? B.: Mah…da noi tutto liscio…c’è la Lega che rompe i coglioni, come al loro solito…lavoreremo di composizione…troviamo questa intesa sempre su quelle cazzate del federalismo, la sicurezza eccetera, gli arabi… F.C.: E le donne? (risata) B.: Cosa..? F.C.: (risata) Come cosa? B.: Beh…sinceramente di sicure da parte mia ce ne sono due…in particolare una… F.C.: Mi chiedo il perchè? B.: Senti, lascia perdere questo argomento…che, che…chè l’ultima volta, ieri, è stato un macello…un disastro salvato a metà…una mezza vergogna che spero…che lei non vada in giro e, e…ecco chiuda la bocca sennò mi rovinano, mi rovinano. F.C.: Gliela chiudi te la bocca sennò, giusto? (risate) B.: (Risate fragorose) F.C.: (Risate) Dai dimmi a me almeno, no? B.: Si, dai…se non te le dico io a te queste cose…Praticamente ero a Palazzo Grazioli…tra una riunione e l’altra, una rottura di palle indicibile e, e, e, cioè, mi è venuta questa particolare voglia e avevo un bre…una pausa, un’oretta di buco…(Voce sovrapposta) F.C.: Buco…in tutti i sensi eh! (risate) (versi gutturali) B.: …mi è venuta, ti dicevo, e…(risate) si, si, in tutti i sensi… allora ho fatto chiamare Mara…e le dico di venire dove sa lei, tempo cinque…dieci minuti è la nell’ufficio…non c’è n’è per nessuno proprio, zero chiamate, non ci sono per nessuno!…lei diciamo comincia a toccarmi il cazzo quando tiriamo un bel limone…e poi insomma fa in fretta, si inginocchia e comincia a sbottonarmi ma c’è qualcosa…quel problema solito che non mi si drizza, puttana eva, lei continua ma niente…prova anche a leccare le palle ma nulla…è tutto floscio…da vecchio proprio… F.C.: Porca troia! Cosa hai fatto? Che quella mica…non poteva restare a bocca asciutta…come tutte le altre volte, no? Ma c’avevi il farmaco, là…il (incomprensibile) che usi di solito…o quello nuovo? B.: No…quello vecchio ormai, l’alprostadil…non funzionava…tempo due minuti e ci voleva non so…neanche il padre eterno ci riusciva a tirarlo su di nuovo…comunque ti dico, ero in ufficio di fretta…la mattina sono partito da Arcore presto…non ho portato dietro quello nuovo, il cialis…cosa fare cosa non fare con questo pompino che…la cosa drammatica sai qual’è? F.C.: No, dimmi… B.: che, che, che tu sei lì, con la figa pronta…che è la ad annusarti le palle praticamente…magari ci sta la ciulata dopo…perchè no?….e insomma non va proprio, non ci riesci….cioè, psicologicamente ti esplode, poi non arriva…è come, credo, per una serie di deduzioni che si devono per il rispetto della logica…dell’intelligenza che, che, è, è,…è come (incomprensibile) con uno senza braccio che crede di averlo ma non riesce a…muovere…non può muoverlo perchè non cel’ha! F.C.: Capisco…ma sai, Silvio, sai…alla nostra età dico…non si è più dei ragazzi… B.: Eh… F.C.: E’ anche normale avere questo tipo…questi problemi… B.: Guarda, preferivo farmi di nuovo il Lodo Mondadori che non riuscire a farmelo succhiare dalla Mara…che cazzo! (risate) F.C.: (risate) Già…magari ancora facciamo il processo Sme… B.: O quello dello stragi… F.C.: …Ancora meglio! Che se non c’avevamo quegli stronzi dei democristiani…baciapile maledetti con le loro…le loro grandi pretese democratiche…andassero a fare….bah…poi com’è finita? No ma scusa…le altre volte riuscivi scusa? B.: Si, si, si, alla grande…è proprio…ogni tanto mi stancavo perchè quella se inizia mica la fermi eh, ’sta strappona! F.C.: Ma si vede, si vede! Anche un esterno…dall’esterno dico che si vede! Il paese intero, eh! B.: Tornando a bomba…ti dicevo che ho dovuto chiamare…una cosa imbarazzante perchè di solito sai che mi porto dietro qualche pastiglietta…magari tac, vedi che c’è un’attricetta da piazzare…da mettere in qualche pertugio e anche tu devi metterglielo…e trac…serve sempre…ma ’sto giro niente, non pensavo finchè non è venuta questa voglia…e ho saputo che la Mara era a Roma e mi dico: perchè no?…ho dovuto chiamare la segretaria, una cosa che non ti auguro…imbarazzante al massimo proprio…e dopo quindici venti minuti è arrivato il miracolo… F.C.: E cosa hai fatto nel frattempo?! B.: Ma niente, qualche palpatina sulle tette…il culo…qualche sditata… si era rasata questa volta eh! F.C.: Ebbrava la Carfagna! (risate) Poi, dai, finisci di raccontare, che mi fai stare così senza finire? B.: Ti sto dicendo…ti sto dicendo…e poi, e, e, e ecco…insomma in qualche attimo è tornato come quando avevamo venti anni…come eravamo venti anni fa…non drittissimmo ma si poteva fare… F.C.: Yes, we can! (risate) B.: (risate) …poi alla fine ha anche ingoiato…ovviamente…le è andato anche un pò nell’occhio (risate) e sul tailleur…quello color panna sai, che si mette spesso…ma comunque solo pompino che non c’era il tempo più per, per…niente scopata, cazzo, mi era venuta una voglia…il solo pensiero di dovermi incontrare di lì a poco con Fini e altri di An guarda…vuoi mettere…il pompino della Mara che oh…è brava forte…e vedere la faccia là di Fini…dimmi te… F.C.: Li fa meglio la Mara, no? B.: (risate) Carogna…Col culo che abbiamo…Ci intercettano, magari che dici ste cazzate… F.C.: Vabbè…stai tranquillo…chi ha vinto le elezioni? B.: Ho capito…ma un conto sono le porcate…ho anche una famiglia… l’onorabilità di fronte agli italiani…poi pensa anche alla Mara, poveretta…quella me la distruggono… F.C.: Noi siamo abituati alle cose indegne, effettivamente…alle accuse infamanti…ma una persona normale, voglio dire… B.: Vedi, vedi…se esce metti caso il pompino…mi rovinano…perchè finchè è…ti faccio l’esempio…finchè si parla di corruzione, ecco…tanto a nessuno frega un cazzo…detto brutalmente, ma lo sai anche tu…è da tempo immemore che ci conosciamo… F.C.: Si, si, le scopate…quelle mica le perdonano gli italiani…ma magari sai…vorrebbero gli italiani…gli italiani una soubrette se la sognano…la ciulatina con la stelletta della tv…con la Carfagna… vorrebbero farsela tutti… B.: Figurarsi con un futuro ministro…gnocca! F.C.: (risate) Ecco, lo vedi! B.: Vabbè dai…ascolta…ti lascio che devo lavorare per dare un governo all’Italia… F.C.: Si, si…ti lascio che c’ho anche io due, tre meeting…non vedo l’ora di andare a casa guarda… B.: Oh, senti…io dopo quasi quasi me la chiavo di nuovo la Mara… F.C.: Ma fai bene! Fai bene! B.: Lo so…eccome se lo so! F.C.: Ciao Silvio, ci sentiamo presto, ciao, ciao…grazie. B.: Ciao (omissis), ciao, grazie a te…ciao. Ecco una delle cose alle quali drovremo rinunciare......scoprire gli altarini di questi porci.....aloi calabrese Ancora una volta il nostro amato,integerrimo,efficente,onesto,
intelligente e chi più ne ha più ne metta,sindaco di Palermo on. avv. Diego Cammarata ne combina una delle sue:Ad Ottobre del 2006 assegna in concessione alla "Fenice onlus" un immobile confiscato alla mafia,per la realizzazione di un centro di ascolto protetto per bambini vittime di abusi e maltrattamenti.A dicembre del 2008 dopo avere effettuato i lavori di restauro ed adeguamento,peraltro autorizzati dal Comune di Palermo,la Onlus richiede allo stesso Comune il certificato di agibilità e qui comincia il calvario perchè,a quanto risulta ad oggi,Maggio 2010,la certificazione non è stata rilasciata......Il centro entra nel mirino dei midia e tra "Striscia la notizia" e il "Giornale di Sicilia" incomincia l'assedio per il mancato utilizzo del bene assegnato e a nulla valgono le rimostranze del dott.Andrea Giostra,fondatore della Fenice,che giustamente fa presente che non avendo ancora l'agibilità non può utilizzare a pieno l'immobile...tutto questo fino al 8 Maggio 2010 quando il Giornale di Sicilia nella prima pagina della Edizione diPalermo, pubblica un articolo dal titolo "Consulente gestiva un bene confiscato: revocato l'incarico", il Sindaco: "non è compatibile". Nell'articolo, firmato da Giancarlo Macaluso, il sindaco comunica ,al dott Giostra la revoca dell'incarico di consulente a TITOLO GRATUITO per l'attività di reperimento fondi europei a favore del Comune di Palermo, in quanto "non è compatibile". Ciò provoca la reazione dello stesso dott.Giostra che decide di scrivere una lettera aperta al sindaco Cammarata,lettera che noi pubblichiamo: LETTERA APERTA AL Sig. On. Avv. Diego Cammarata Sindaco di Palermo Palermo, 11 maggio 2010 OGGETTO: REVOCA DELL'INCARICO DI CONSULENTE - ARTICOLI USCITI SUL GIORNALE DI SICILIA DEL 7 E 8 MAGGIO 2010 RELATIVI ALL'ASSEGNAZIONE ALLA FENICE ONLUS DEL BENE CONFISCATO ALLA MAFIA SITO A PALERMO IN PIAZZALE AURORA 7. Sig. Sindaco On. Avv. Diego Cammarata, Le scrivo a proposito degli articoli usciti sul Giornale di Sicilia la scorsa settimana (Venerdì 7 e Sabato 8 maggio 2010), a proposito del bene confiscato alla mafia e assegnato il 13 ottobre 2006 alla Fenice onlus, della quale sono socio fondatore e legale rappresentante. Mi permetta di farLe un sintetico e brevissimo resoconto, che mi consentirà di argomentare sulla vicenda riportata dai giornali e che vedono coinvolti me e la onlus Fenice. 1) il 13 luglio 2004 la Fenice onlus presenta istanza al Comune di Palermo per l'assegnazione di un bene confiscato alla mafia per la creazione di un Centro di Ascolto Protetto per bambini vittime di abusi sessuali e maltrattamenti. L'idea di Centro è frutto di 10 anni di esperienza nel settore e della collaborazione con il Tribunale per i Minorenni di Palermo. 2) il 13 ottobre 2006 il Comune di Palermo assegna alla Fenice onlus il bene confiscato alla mafia, sito in piazzale Aurora 7, per la creazione del Centro di Ascolto Protetto. 3) il 12 dicembre 2008, a conclusione dei lavori di adeguamento e di ristrutturazione, autorizzati dal Comune di Palermo, la Fenice onlus chiede la certificazione di agibilità (agibilità che ancora oggi - 12 maggio 2010 - non è stata prodotta). 4) il 2 marzo 2010 un servizio condotto da Stefani Petyx su Striscia la Notizia, solleva la questione relativa all'assegnazione dei beni confiscati alla mafia a Palermo. 5) il 20 marzo 2010 la rivista "S", sul n. 26 anno 4, pubblica un articolo dal titolo "Le associazioni? Chi le ha viste.", a firma di Accursio Sabella, nel quale denuncia il mancato utilizzo di molti beni assegnati dal Comune di Palermo, tra i quali viene citato anche quello assegnato alla Fenice onlus. 6) il 30 marzo 2010 scrivo al direttore della rivista "S", Francesco Foresta, per rappresentare che la Fenice onlus utilizza parzialmente il bene assegnatogli dal Comune di Palermo perché dal 12 dicembre 2008 è in attesa di ricevere il certificato di agibilità dallo stesso Comune di Palermo che ha concesso il bene in affidamento. 7) il 3 aprile 2010 la rivista "S", sul n. 27 anno 4, rettifica la notizia con un nuovo articolo dal titolo "Quel bene confiscato inutilizzato per colpa della burocrazia", avendo accertato che il bene assegnato alla Fenice onlus non può ancora essere utilizzato per le lentezze burocratiche del Comune di Palermo. 8) il 21 aprile 2010 un nuovo servizio condotto da Stefania Petyx su Striscia la Notizia, parla di alcune associazioni che non utilizzerebbero il bene concesso, ovvero lo utilizzerebbero per finalità diverse da quelle previste. Tra le onlus di cui parla la Petyx c'è anche la Fenice onlus della quale viene ripreso a pieno schermo l'home page del suo sito web, facilmente riconoscibile dai telespettatori palermitani. 9) il 23 aprile 2010 scrivo al Direttore di Striscia la Notizia, Antonio Ricci, per rappresentargli che il servizio della Petyx, per quel che riguarda la Fenice onlus, ha riportato una notizia non vera. Nella lettera sottolineo, ancora una volta, che il bene assegnato alla Fenice non può essere utilizzato solo ed esclusivamente perché ancora malica il certificato di agibilità. 10) il 28 aprile 2010 il Giornale di Sicilia, a pag. 20, pubblica un articolo dal titolo "Beni confiscati, il Comune revoca rassegnazione a 11 associazioni", firmato da Fabrizio Carrera. Tra gli enti ai quali Lei avrebbe revocato l'assegnazione, a seguito delle verifiche ispettive da parte della Polizia Municipale di Palermo, c'è pure la Fenice onlus perché, si legge nell'articolo, "quali che siano le ragioni che rendono inutilizzato un bene confiscato alla mafia, questo deve ritornare nelle disponibilità dell 'amministrazione comunale che lo assegnerà ad un ente che sì impegnerà ad utilizzarlo correttamente ". 11) il 28 aprile 2010 (lo stesso giorno dell'uscita dell'articolo sul Giornale di Sicilia) scrivo al Comandante della Polizia Municipale di Palermo, Gen. Dott. Serafino Di Pieri, per informarlo che non ci risulta alcuna ispezione da parte della Polizia Municipale, visto che il bene è presidiato da un nostro operatore di segreteria nei giorni e negli orari comunicati ufficialmente al Comune di Palermo. Sottolineo, inoltre, che la struttura è solo parzialmente utilizzata a causa dell'assenza del certificato di agibilità dell'immobile. 12) il 6 maggio 2010 vengo contattato telefonicamente da un giornalista del Giornale di Sicilia, Giancarlo Macaluso, che mi chiede informazioni in merito al bene assegnato alla Fenice onlus, avendo letto la mia nota del 28 aprile 2010 inviata al Comandante dei Vigili Urbani e avendo letto il fascicolo con tutta la documentazione inviata il 20 marzo 2010 al Giornale di Sicilia a seguito dell'articolo uscito sulla rivista "S". 13) il 7 maggio 2010 il Giornale dì Sicilia, a pag. 29, pubblica un articolo dal titolo "Bene mai utilizzato: arriva la revoca ma la coop aspettava il sì dell'agibilità", a firma di Giancarlo Macaluso, nel quale dichiaro: che la Fenice onlus non può utilizzare il bene assegnatogli a causa dell'assenza del certificato di agibilità; che non ho ricevuto dal Comune di Palermo alcuna comunicazione di revoca dell'assegnazione dell'immobile; che se i vigili sono venuti per l'ispezione, saranno venuti nei giorni e negli orari di chiusura del servizio e non in quelli comunicati al Comune di Palermo come da disciplinare d'uso. 14) l'8 maggio 2010 il Giornale di Sicilia, nella prima pagina àzlY Edizione Palermo, pubblica un articolo dal titolo "Consnlente gestiva mi bene confiscato: revocato l'incarico", il Sindaco: "non è compatibile". Nell'articolo, firmato da Giancarlo Macaluso, Lei mi comunica la revoca dell'incarico di consulente a titolo gratuito per l'attività di reperimento fondi europei a favore del Comune di Palermo, in quanto "non è compatibile". Si renderà perfettamente conto, Sig. Sindaco, se leggerà questa mia lettera, che da quasi due mesi io e la mia onlus subiamo un "assedio" ingiustificato da parte degli organi di informazione a diffusione regionale e nazionale che, alla luce dei fatti che ho più volte reso pubblici, anche alle autorità e alla Procura della Repubblica di Palermo, è ingiustificabile e al limite del paradosso kafkiano. Per non parlare poi delle peripezie burocratico-amministrative che abbiamo dovuto affrontare dal momento dell'assegnazione del bene, avvenuta, Le ricordo, nel mese di ottobre del 2006. Certo avrei potuto, com'è costume della nostra bella Sicilia, rivolgermi ad amici e conoscenti "potenti" per risolvere il problema in tempi celeri. Ma non l'ho fatto e Le confesso che non ho mai avuto la tentazione di farlo. E a maggior ragione, alla luce di quello che sta accadendo oggi, penso di aver fatto la cosa giusta. Sono consapevole che un Sindaco non può sapere tutto e non può leggere tutte le carte. Soprattutto in un momento diffìcile come quello che sta attraversando in questi mesi la nostra Palermo. So bene che se un politico onesto, qual è Lei, vuole fare un buon lavoro e vuole ridurre al minimo i rischi di commettere errori che possano danneggiare la sua città e il suo operato, deve essere capace di circondarsi di bravi e competenti collaboratori (esperti, professionisti o consulenti, li chiami come vuole). Nel caso in questione, che riguarda me e la mia organizzazione, a mio avviso Lei è stato consigliato male e fidandosi di chi Le ha suggerito questa soluzione ha commesso un grave errore che avrebbe potuto evitare se solo il suo "consulente" o "esperto" che dir si voglia, avesse letto il fascicolo di documenti che già da mesi Le ho inviato. Essere sbattuti in prima pagina, nell'Edizione Palermo del Giornale di Sicilia, come il furbetto del caso che utilizzando il ruolo di consulente ne approfitta per ottenere privilegi che altri - non appartenenti alla cosiddetta "casta" - non possono invece ottenere, non mi sta bene e non lo permetto a nessuno. Non lo consento perché ho e devo avere rispetto per la mia famiglia, per i miei collaboratori, per chi mi conoscere e mi apprezza professionalmente, e anche, me lo concederà, per me stesso e per la mia storia professionale. In queste poche settimane di collaborazione con l'U.R.l.P.E. (Ufficio Relazioni Internazionali e Politiche Europee), nella mia qualità di consulente, ho lavorato con entusiasmo e passione, ottenendo quei risultati dei quali pubblicamente mi ha dato merito il vice-sindaco Scoma. Le confesso che in questa vicenda, quello che mi addolora di più è la cinica e ingiustificata ritorsione subita. Le modalità e i modi che Le sono stati suggeriti e che Lei ha utilizzato per comunicarmi la revoca dell'incarico di consulente a tìtolo gratuito, appartengono a culture e a costumi che l'educazione che mi è stata trasmessa dai miei genitori e dai miei maestri di vita non mi permette di riconoscere. Sono sistemi molto distanti dagli ideali e dai modelli di vita sociale e relazionale che vorrei per la mia città.( Firmata Andrea Giostra) Oltre alla lettera il dott.Giostra ha emanato anche il seguente comunicato stampa: COMUNICATO STAMPA La revoca da parte del Sindaco di Palermo Cammarata del mio incarico di consulente a titolo gratuito dell’Ufficio Relazioni Internazionali e Politiche Europee del Comune di Palermo, a suo dire perché incompatibile con il mio ruolo di presidente della Fenice onlus che nel 2006 ha avuto assegnato un bene confiscato alla mafia, a mio avviso rappresenta una ritorsione cinica e ingiustificata che appartiene a sistemi e modi molto distanti dagli ideali e dai modelli di vita sociale che merita la nostra città e i suoi cittadini. Sono presidente della Fenice onlus dal 1996, il mio incarico di consulente risale a circa due mesi fa, il bene confiscato alla mafia di Piazzale Aurora n.7 è stato assegnato alla Fenice onlus nel 2006, dal 2008 attendiamo il certificato di agibilità per poterlo utilizzare, nonostante l’ente preposto a rilasciarlo – come ho dichiarato ai giornali il 7 maggio - sia lo stesso Comune di Palermo. Apprendere l’8 maggio dai giornali che l’essere il consulente del Vicesindaco Scoma è incompatibile con l’essere presidente di una onlus alla quale è stato affidato un bene per realizzare un centro per le audizioni protette per bambini vittime di abusi sessuali, è un’azione di inqualificabile disprezzo nei confronti miei e della mia professione.Andrea Giostra Aloi Calabrese Clamoroso autogol......bertoladro confessa:preso dall'enfasi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, organizzata per raccontare la sua verità sul coinvolgimento nell'inchiesta sugli appalti per il G8 della Maddalena, Bertoladro ha detto : "Quando ho visto Clinton alla fine di marzo mi era venuta voglia di fargli una battuta che poi non ho fatto: gli volevo dire che lui ed io abbiamo un problema che si chiama Monica, poi ho evitato di farla perché mentre io non credo di avere avuto problemi reali con questa Monica,infatti il pompino mi è stato eseguito ad arte mentre lui probabilmente invece qualche problemuccio lo ha avuto". La Monica a cui fa riferimento Bertolaso è la massaggiatrice brasiliana del Salaria Sport Village che in un'intercettazione pubblicata nell'ambito dell'inchiesta sul G8 racconta di aver "fatto vedere le stelle"(fatevi fare un pompino da Monica e sicuramente "vedrete le stelle") al capo della Protezione Civile. aloi calabrese
E finalmente,dopo aver cercato di rimanere attaccato fino all'ultimo alla poltrona,si è dimesso...o per lo meno lo ha spinto a farlo il suo padrone: "Per difendermi,non posso continuare a fare il ministro come ho fatto in questi due anni"ha dichiarato nella conferenza stampa,"Da dieci giorni sono vittima di una campagna mediatica senza precedenti. Vivo una grande sofferenza",poverino..!!
E qui ,poi scatta la grande cazzata...l'ipotesi davvero suggestiva e così fantasiosa che forse il suo capo e padrone non avrebbe saputo fare di meglio...tanto da farmi sospettare che sia proprio farina del sacco di silvio,ma veniamo al punto: "Se dovessi acclarare che la mia abitazione fosse stata pagata da altri senza saperne io il motivo, il tornaconto e l'interesse, i miei legali eserciterebbero le azioni necessarie per l'annullamento del contratto". Ora ci vuole fare credere che qualcuno sei anni fa abbia "investito"novecentomila euro per poi oggi tirare fuori le prove per fare fuori uno scajola qualunque....ma siamo scemi...? Ormai era sotto tiro,anche del fuoco "amico",cominciando da gasparri che dichiarava:"Su questa vicenda finora ha difeso il suo comportamento, se dovessero emergere altre cose vedremo. Io credo che debba riflettere sul modo nel quale la sua difesa possa essere condotta meglio, se con l'incarico di ministro o senza". così,poi, sparava feltri: "Le risposte che ha dato fin qui non bastano. Se non ha niente da dire oltre a ciò che ha detto, le conviene rassegnarsi. Anzi, rassegnare le dimissioni". E belpietro non voleva essere da meno:"Scajola,deve assolutamente uscire dall'angolo e combattere a viso aperto, tentando di smontare ad uno ad uno i dubbi che aleggiano da giorni sulle pagine dei giornali. Noi gli suggeriamo solo di non temporaggiare più perchè attendere i 10 giorni che mancano all'interrogatorio sarebbe troppo". Sicuramente ciò che non manca a questo signore è l'ipocrisia:"Ho imparato nella mia vita che la politica dà sofferenze - si sfoga - ma ho anche imparato che sono compensate da soddisfazioni. Sò che tutti i cittadini hanno grandi sofferenze e non penso quindi che io solo sto soffrendo, ma mi trovo esposto ogni giorni a ricostruzioni giornalistiche contraddittorie". Che faccia di culo..!!!....aloi calabrese |
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